Timido, riservato, con quel suo viso pacioccone che infondeva immediatamente simpatia e fiducia.
Era un vero genio nell’intuizione delle tendenze di mercato.
Ma Talamo non era solo un abile imprenditore.
Era anche un vero motociclista che passava gran parte del tempo a provare e riprovare modelli che lui riteneva bisognosi di cure e aggiornamenti, per meglio adeguarli alle esigenze del popolo italico, per poi proporne le modifiche alle stesse case costruttrici.
Ma dentro di lui vi era anche il poeta.
Carlo Talamo inanellava versi che non facevano obbligatoriamente rima con sole, cuore o amore.
Le sue disquisizioni poetiche si leggevano sotto le foto pubblicitarie delle sue Harley e parlavano di ferro, di olio che brucia, di forze ataviche, di notte dei tempi, di pulsazioni primordiali….
Talamo era riuscito a destare il nostro interesse verso una moto creata per una mentalità, un uso e un territorio completamente diversi da quelli del nostro Paese.
Come se ciò non bastasse si buttò a capofitto in un’altra impresa: la Numero Tre, dedicata ad un altro marchio altrettanto glorioso ma alquanto bisognoso di essere rilanciato e assimilato dal popolo motociclistico italico; la Triumph.
Anche in questa impresa riuscì nel suo intento ed anche in questo caso collaborò intensamente con la stessa casa produttrice per migliorarne la produzione e meglio adeguarla ai gusti dei nostri centauri.
Durante una delle sue uscite in moto (si dice che stesse testando un nuovo modello) è rimasto vittima di un incidente mortale che lo ha tolto dalla scena.
Se n’è andato un geniale imprenditore, un vero motociclista, un gentleman.


pubblicità HD by Carlo Talamo

A vederla oggi sembra quasi impossibile, eppure questa foto era un pubblicità Harley Davidson ai tempi del geniale Carlo Talamo, allora importatore del marchio americano in Italia. Semplicemente unica e divertente allo stesso tempo.









